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Don Michele Do foto bio

Don Michele Do

Michele Do nacque a Canale d’Alba il 13 aprile 1918. Entrò giovanissimo nel Seminario di Alba e vi compì gli studi sotto la guida di buoni maestri, tra cui don Natale Bussi. Anni ricchi di raccoglimento e di studio. Inviato a completare gli studi a Roma all’Università Gregoriana, conseguì la licenza in teologia. Pur assiduamente coltivando i tradizionali studi teologici, lo segnano gli incontri con persone e fermenti nuovi.
Dopo pochi anni di ministero in Seminario, negli anni della guerra e della resistenza partigiana, nel 1945 chiese di potersi ritirare in disparte, per ripensare il messaggio evangelico e viverlo in semplicità e radicalità. Trovò la rettoria di Saint Jacques de Champoluc in Valle d’Aosta, allora vacante. Fu pastore dall’amore paterno ed esigente, partecipe a ogni sofferenza. Lì visse tutta la vita. Dal suo eremo montano, allacciò profonde relazioni con molti vivi spiriti del tempo: Sorella Maria di Campello, don Primo Mazzolari, P.G.Acchiappati, P.G.Vannucci, e poi P.D.M.Turoldo, P.U. Vivarelli, d.E.Balducci, don Sirio Politi, R.Panikkar, l’amico gesuita p. Darù; con alti e nobili spiriti del mondo laico (A. Olivetti, A. Galante Garrone, P. Ruscazio).
Nella solitudine della montagna, don Michele visse un profondo cammino interiore, che lo rese capace di incrociare e di attraversare le inquietudini del Cristianesimo di quegli anni e quelle più vive e profonde del cuore umano, in dialogo gli spiriti più nobili, attenti e pensosi. Trovò compagni di ricerca e di comunione di spirito attraverso autori e libri: G.Tyrrel, G.Bernanos, R.Guardini, S.Weil, A.Schweitzer, M.Gandhi, N. Berdiaev, grandi “amici nello spirito”. La Rettoria di Saint Jacques divenne aperta a tutti i cercatori di verità e cercatori di Dio. Don Michele sapeva farsi compagno di strada, nel dialogo e nella condivisione, con ogni uomo di buona volontà, credente o non credente. Trovavano parole di consolazione, di luce.
L’ immagine cristiana La lunga ricerca interiore della sua vita raggiunse “faticate chiarezze” – come soleva dire: una immagine cristiana di alta verità e bellezza, degna di esser ricollocata nel cuore dell’uomo moderno. Offriva a chi lo incontrava la visione che aveva maturato, che partiva dalla ricerca nobile e inquieta dell’uomo, cogliendone le segrete tensioni a un oltre che si svela e risplende in Cristo, icona Dei, facendo brillare il volto del mistero, quell’immagine di Dio da ricollocare nel cuore dell’uomo per additargli come la carne si faccia logos, e, come il fiore del campo, possa salire a divina pienezza. Per lui, ”il Cristianesimo non era tanto religione della salvezza e della redenzione, ma dell’ascensione e della trasfigurazione”.
La piccola fraternità A Saint Jacques nacque infine la Piccola Fraternità, dove offrire in modo semplice e libero quanto scoperto e vissuto, in uno spazio di pace ove ognuno potesse ritrovare se stesso; una realizzazione di quelli che don Michele indicava come i pilastri del Cristianesimo: cercare un volto puro di Dio e chinarsi sulla vita ferita. Don Michele Do morì a Saint Jacques de Champoluc il 12 novembre 2005. Vedeva la morte come un salire più in alto, in un inesse più profondo con Dio, quello fatto balenare da Gesù nell’ultima sua Cena, affidato all’eterna vita di Dio. Così esprimeva in un incontro ad Alba, qualche anno prima: “La mia ardente speranza è che, varcando la soglia, possa finalmente trovare e scoprire quel volto così a lungo, così faticosamente, in tanto tormento e travaglio amato e cercato (perchè chi ama cerca e chi cerca ama) infinitamente più grande del mio cuore e del mio sogno, ma non contro”.
Scritti di don Michele Do Di Don Michele Do c’è un solo scritto da lui curato personalmente, pubblicato presso ed. Qiqajon col titolo: Amare la Chiesa. Gli amici hanno raccolto testi di Incontri e conversazioni di don Michele Do in un libro curato da Clara Gennaro, Silvana Molina, Piero Racca: Per un’immagine creativa del Cristianesimo, pro manuscripto, che si può richiedere alla Comunità Il Campo, loc. Serre 14/1, 12051 Alba (CN). E Mail: ilcampoalba@tiscali.it
don Pierluigi Voghera

Don Pierluigi Voghera

Don Pierluigi Voghera nato a Torino il 25/12/1965 Ordinato il 08/12/1990 01/10/1990 Vicecurato in San Damiano (Alba) 01/11/1994 Vicecurato in Cristo Re (Alba) 01/09/2000 Parroco a Neive e Neviglie Successivamente Mango e Camo Membro dell’equipe dell’Ufficio per la formazione del clero e dei laici E’ stato nominato recentemente vicario foraneo della Vicaria di Alba
Don Valentino Vaccano - Ass Il Campo, Alba

Don Valentino Vaccaneo

Valentino Vaccaneo nacque a Castiglione Tinella l’11 febbraio 1934. Dall’età di 12 anni visse ad Alba, dove entrò nel Seminario seguendo quella vocazione sacerdotale che, come scrisse egli stesso, si era sviluppata grazie a Don Angelo Stella, allora suo vicecurato, e poi, suo immediato predecessore nella Parrochia di Cristo Re. Appena ordinato sacerdote, fu assegnato alla Parrocchia del Duomo di Alba come vice-curato di mons. Tommaso Casetta con l’incarico di seguire le attività dell’oratorio. Divenne ben presto il prete dei ragazzi e dei giovani della vecchia città, che era allora all’inizio della trasformazione demografica ed economica che la portò a diventare una ricca e prosperosa cittadina, capoluogo delle Langhe. Alla morte di mons. Casetta, continuò il suo servizio in Duomo con Don Mignone, sempre attento ad imparare da lui, ma anche pronto ad assumere quegli impegni che il nuovo parroco gli affidava e gli lasciava adempiere perchè, nella sua saggezza, capiva che in molte cose don Valentino era la persona giusta cui dare fiducia.
In quegli anni anche il Vicario Generale mons. Pasquale Gianolio intuì la capacità e lo spirito di concretezza di don Valentino trovando con lui un’intesa e una salda amicizia. La crescita umana e pastorale di don Valentino non si fermò negli anni post-conciliari e neppur negli anni dopo il sessantotto. Si lasciò crescere la barba, una barba imponente come la sua persona, usò il linguaggio dei giovani, che poteva far stupire qualcuno, ma conservò il suo impegno totale da prete, gettandosi nei problemi difficili di quegli anni con dirittura e coraggio, senza paura di essere male interpretato da chi non sapeva capire le reali esigenze dei giovani in generale e particolarmete dei giovani preti. Capì e seppe aiutare i drogati che andavano crescendo in quel periodo di tempo, e  in cooperazione con altri volontari aprì sulle colline di Alba una casa per coloro che volevano uscire dalla tossicodipendenza. Nei duri anni di piombo lavoro anche, con intelligenza e prudenza, per chi era stato travolto od illuso dalle ideologie della violenza.
Sempre presente nella parrocchia e nell’oratorio, don Valentino era capace di sentire e capire i più vasti problemi del mondo. Seguiva con partecipazione l’esperienza dei preti albesi che in quegli anni partivano come missionari “Fidei Donum” per il Kenya ed il Brasile, ma sentiva che la sua missione era ad Alba. E in Alba cercava di reperire anche sostanziose risorse economiche per poter contribuire ad aiutare le missioni albesi. Da ricordare come negli anni sessanta, assieme a tre altri preti albesi scese in campo allo sferisterio “Mermet” contro la squadra di Manzo per una memorabile partita al pallone elastico. Ben sapeva che avrebbe perso, ma lo fece per sovvenzionare le missioni, alle quali fu inviato l’incasso.
Un grande aiuto, materiale e spirituale, don Valentino lo ebbe da don Michele Do, prete dedicato, come lui, ai problemi delle persone del nostro tempo, e uomo di grande apertura umana, cristiana e culturale. Don Michele divenne suo amico e suo punto di riferimento, specialmente nei momenti di scelte non facili, come quando gli fu richiesto di diventare parroco del Duomo e poi di Cristo Re.
Da parroco la sua crescita come uomo e come prete si rivelò nella sua pienezza, era sempre più sensibile ed attento alla situazione spirituale della città e del mondo ed anche sulla Gazzetta d’Alba, la sua rubrica “Parole al vento” era espressione del suo impegno sacerdotale e della sua attenzione ai problemi di oggi.
Ammirevole fu il modo con cui, nel 1996, si staccò dalla sua parrocchia per accettare, su espresso invito del Vescovo, quella di Cristo Re. Fu un esempio che ricordava i grandi “obbedienti” della storia della Chiesa. Anche nella nuova parrocchia rimase fedele al suo impegno di stare con la gente (ne è prova anche il contemporaneo trasloco della piccola comunità familiare con cui aveva vissuto da anni nella parrocchia del Duomo) per conoscerla, capirla e aiutarla.

Mira Andriolo

Mira Andriolo, attrice, ha conseguito la sua formazione professionale diplomandosi presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica, "Silvio d'Amico" di Roma con lo spettacolo di Luca Ronconi “Il Sogno “ di Strindberg nel 1983 e frequentando in seguito come auditrice straniera la D.F.F.B. di Berlino (Accademia di Cinema e Televisione - Germania) Ha seguito seminari di perfezionamento con personalità del teatro fra cui Pina Bausch, Carmelo Bene, Jean Claude Carriere.   Tornata in Italia ha lavorato fino ad oggi con diversi registi tra cui: Aldo Trionfo, Lorenzo Salveti, Sasà Cardone, Cherif, Lisi Natoli, Luca Ronconi, Paolo Pierazzini, Paolo Castagna, Alessandro Marinuzzi e con grandi interpreti della scena italiana come Marisa Fabbri, Carmelo Bene, Piera Degli Esposti.   Tra il 1989-’90 ha lavorato alla RAI (Radio Televisione Italiana) per il Terzo canale radiofonico nella trasmissione "Paesaggi con figure" condotta da Paolo Terni in qualità di attrice , e nelle trasmissioni "Racconti per l'estero" per la RAI RADIO-UNO curata da Andrea Camilleri e la trasmissione "Mi racconti una fìaba"in qualità di sceneggiatrice; per la Rai Radio-Torino ha curato inoltre la sceneggiatura, de "Il coinquilino segreto" di Conrad.   Fin dal 1988 ha realizzato numerosi spettacoli con Galatea Ranzi e Marco Andriolo con i quali fonderà nel 1990 l’Associazione “Machine de Theatre” divenuta in seguito anche partner dell’“Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo”. Vi ha fatto parte dal 1990 al 2006 in qualità di attrice, aiuto regista, organizzatrice e direttore della formazione. Dal 1989 in poi ha infatti sempre accostato al lavoro attoriale quello dell’insegnamento e  divulgazione dell’arte teatrale anche in ambito sociale: scuola e sanità. Dal 1992 al 1996 accosta al teatro un percorso di formazione psicoanalitica attraverso l’Analisi Transazionale presso lo Studio di Analisi Transazionale Romanini di Roma con il professore e psicoterapeuta Ferdinando Montuschi, che si rivelerà fondamentale per il suo metodo di insegnamento di “teatro dell’ascolto e gestione creativa dei conflitti”. Nel 2005 e 2006 consegue un master di formazione per la gestione dei gruppi di lavoro con l’Associazione psicoanalitica “GruppoAnalisi” fondata dalla dottoressa Alice Von Platen.   Dal 2000 al 2005 ha gestito con “Machine de Theatre” a Cortona in provincia di Arezzo IL CAPANNONE centro interculturale di creazione, formazione e ricerca per il teatro e i linguaggi dell’arte della rete regionale toscana “Portofranco” (la Toscana “portofranco” dei popoli del Mediterraneo) in cui realizza spettacoli e laboratori internazionali di formazione teatrale professionale. Nel 2002 è ideatrice, curatrice e interprete per il Piccolo Teatro di Milano della “Voce Scritta” ciclo di incontri e letture-spettacolo di e con autori contemporanei tra cui: Erri de Luca, Claudio Magris, Roberta De Monticelli- Abramo Levi, Giuliano Scabia, Vincenzo Consol Ha collaborato con il Monastero di Camaldoli, l’Università Pontificia Mrianum di Roma e l’Associazione Ore Undici di Roma da cui è stata invitata a tenere laboratori e performances durante alcune iniziative su temi di arte e spiritualità. Ha lavorato, in qualità di attrice, nei seguenti spettacoli: "I Labirinti Shakespeariani", regia di Aldo Trionfo e Lorenzo Salveti (1982); "Il sogno" di Strindberg, regia di Luca Ronconi (1983); "Dissidente ovviamente" di Vinaver, regia di Sasà Cardone (1985); "Bestia da stile" di P.P. Pasolini, regia di Cherif (1985); "Non adornata da alcun disegno" di D. Riboli, regia di D. Riboli prodotto da "Nostra Signora" C. Bene (1986); "Il grande Gatzby" di F. Scott Fitzgerald, regia di Lisi Natoli (1987); "Intrichi d'amore" di T. Tasso, regia di Sasà Cardone (1988); "Per Boschi e Pietre omaggio a Caproni" di S. Del Seta, Regia di Paolo Pierazzini (1994); "La guardia alla Luna" di Bontempelli, regia di Andrea M. Mazza (1995); "Omaggio a Majorino" compositore Lorenzo Brusci - Festival "Tracce di tracce" Grosseto (1996); "E muoio di non morire" opera di B. De Franceschi (1996) "Lo mio servente core" concerto di musica antica dell' "Ensemble Lucidarium" diretto da Francis Biggi (1995/96); "Le ceneri dei Che" di A. Bigongiali, regia di P. Pierazzini (1996). "Antigone" da Maria Zambrano, regia di Maria Inversi (1999). Donne di Paradiso con Piera degli Esposti, regia di M. Andriolo (2000) Viaggio dentro la Divina Commedia con Piera degli Esposti, regia di Alberto Casari e Marco Andriolo (2000) Salmodia della speranza”di D. Turoldo, regia di Alessandro Marinuzzi (2001) La voce scritta ciclo di incontri e letture-spettacolo di autori contemporanei, in coproduzione con il Piccolo Teatro di Milano: “Il libro di Ruth” Erri de Luca; “La realtà ovvero il sogno di ciascuno” R. de Monticelli, “L’impegno dello stile” V. Consolo, “Acqua, aria, albero,voce” Giuliano Scabia; “Tuto el mar un punto” Claudio Magris; “Lasciatemi uscire almeno con le parole” Associazione Gruppo Carcere M. Caminetti, Giuseppe Marchisella, Adriano Sofri. Ciclo ideato e curato da Mira Andriolo; interpreti: Mira Andriolo, Marco Andriolo, Alessandro Marinuzzi, Galatea Ranzi e alcuni allievi della scuola di teatro del Piccolo. Drammaturgia sonora Paolo Terni e Renato Rinaldi. (2001-2002) “Giobbe”primo studio (2003) Eccidi paralleli-Ecuba di Troia e Mukagasana del Rwanda” regia di Paolo Castagna (2004-05) “I volatili del Beato Angelico”da A. Tabucchi, interpretato da Mira Andriolo (2004) “Giobbe” secondo studio, Roma Università Pontificia Marianum (2005) “Il Cantico dei Cantici” interpretato da Mira Andriolo, drammaturgia sonora Lorenzo Brusci(2006) “Lasciatemi uscire almeno con le parole” ideato diretto e interpretato da Mira Andriolo, drammaturgia sonora Renato Rinaldi, rappresentato alla triennale di Milano. (2006) “Ignazio di Loyola” con Mira e Marco Andriolo , Roma Auditorium (2006) “Il libro di Rut” con Mira Andriolo, Monastero di Camaldoli (2006) “La tomba di Antigone” da Maria Zambrano; drammaturgia, regia e interpretazione Mira Andriolo; per “Le Notti dell’Archeologia”; Cortona (2006) “Il Paradiso” da Dante Alighieri, per “Le notti bianche” di S. Giovanni Valdarno, interprete Mira Andriolo(2006) “L’uovo e il cubo” letture dagli scritti di Venturino Venturi, drammaturgia e lettura di Mira Andriolo (2006)   Sempre in qualità di attrice in tutti gli spettacoli della sua compagnia "Machine de Théátre": "Euridice e Orfeo", dall'opera di Gluc; interpreti: Galatea Ranzi, Ester Crea, Mira Andriolo, Hossein Taheri e Roberto Biondi; regia e drammaturgia: Marco Andriolo (1987); "Il marinaio", di F. Pessoa; interpreti: Mira Andriolo, Giulia Michelutti, Bianca Pesce; regia: Sasà Cardone; produzione di M.d.T. (1988); "A quei tempi era sempre festa", da C. Pavese; interpreti: Mira Andriolo e Galatea Ranzi; regia e drammaturgia: Marco Andriolo (1988); "Libirtaa", da Vincenzo Consolo; interpreti: Mira Andriolo, Galatea Ranzi, Emanuele Carucci Viterbi; musiche curate da Paolo Terni; regia e drammaturgia Marco Andriolo (1989); "Dall'imagine tesa" recital tratto dalle opere di C. Rebora; interpreti: Mira Andriolo, Bianca Pesce, Alessandra Terni; regia e drammaturgia: Marco Andriolo.  Drammaturgia musicale di Paolo Terni (1994); "Venezia Salva" di S. Weil; interpreti: Mira Andriolo, Galatea Ranzi, Guido Lauria, Stefania Salvietti; musiche di Bruno De' Franceschi; regia: Marco Andriolo.  Spettacolo presentato al "Festival Teatrale di Montalcino" (1994); "ODYSSEIA" I° studio "Il Rito della narrazione" prodotto da "Machine de Théátre" e da "Atelier della Costa Ovest" (Pisa) e ha debuttato in prima assoluta a Montalcino. Ha partecipato al Ferrazzano Festival Campobasso, al Festival Internazionale dei Teatro del Mediterraneo di Atene come rappresentante per l'Italia e al Festival Segni Barocchi di Foligno. Interpreti: Mira Andriolo, Gatatea Ranzi, Hossein Taheri, regia e drammaturgia: Marco Andriolo (1995); "La Notte Oscura" produzione del festival "Segni barocchi, comune di Foligno, spettacolo tratto dagli scritti di Angela da Foligno e Louise du Neant. Regia e drammaturgia: Marco Andriolo e Nando Rossetti; interpreti Mira Andriolo e Galatea Ranzi, partecipazione di Giorgio Rossi (Sosta Palmizi), musiche di Fernando Grillo, (1995); "A le celesti sfere" da G. Bruno; Festival "Segni Barocchi", drammaturgia Mira Andriolo, Galatea Ranzi, Marco Andriolo; regia di Marco Andriolo; interpretí Mira Andriolo, Galatea Ranzi, Isabel Ruth, Barbara Valmorin (1996); "Dall'imagine Tesa" 2° ediz., da Clemente Rebora con Mira Andriolo e Galatea Ranzi regia di  Marco Andriolo; (1997) "Dell’armonia relativa" da G. Leopardi, con Mira Andriolo e Galatea Ranzi, regia e drammaturgia: Marco Andriolo, contrabbasso: Fernando Grillo (1998); "Libirtaa" 2° ediz., interpreti: Mira Andriolo e Marisa Fabbri, regia: Marco Andriolo (1999); Donne di Paradiso interpreti Mira Andriolo ,Galatea Ranzi e Piera degli Esposti regia di Marco Andriolo e Alberto Casari (2000) “Viaggio nell’azzurro” da Mario Luzi regia di Marco Andriolo, con Mira Andriolo, Francesco Colella e Galatea Ranzi, musiche di Maurizio Maiorana.(2001) La voce scritta ciclo di incontri e letture-spettacolo di autori contemporanei,in coproduzione con il Piccolo Teatro di Milano.(2001-2002) “Giobbe” primo studio per il progetto “La parola Sacra”,dal libro di Giobbe con Mira Andriolo, metacomposizione e drammaturgia sonora Lorenzo Brusci.(2003) ”Uomini e paesi dello zolfo” di V: Consolo per il premio Salvo Randone di Siracusa con Marco Andriolo, Mira Andriolo e Galatea Ranzi, elaborazioni video di Vincenzo Cascone, regia di Marco Andriolo (spettacolo presentato anche a Roma alla biblioteca dell’Orologio) (2004) "Dall'imagine Tesa" 3° ediz. Con Marco Andriolo e Galatea Ranzi, per il festival NaturaDeiTeatri, Lenz rifrazioni Parma (2005) “I Dialoghi con Leucò” di C. Pavese con Mira Andriolo e Galatea Ranzi regia di Marco Andriolo per il circuito Teatri di Pietra(2005-06) Ha collaborato, in qualità di organizzatrice, con il Centro Teatrale Europeo Tino Buazzelli (1986) con l’Associazione Escargot e per l’Associazione Machine de Theatre (1991- 2005). Ha lavorato in qualità di assistente alla regia, agli spettacoli: "Bestia da stile", regia di Cherif (1 985), "Spettacolo Artaud", regia di D. Riboli (1986), "Laboratori Teatrali e spettacoli di Machine de Théâtre con la regia di Marco Andriolo (1 990-'93). Ha curato inoltre tutte le messe in scena degli spettacoli nati dai suoi  laboratori. Per la formazione Mira Andriolo ha da sempre sentito la necessità di accostare al suo lavoro artistico un lavoro di formazione teatrale oltre che in campo professionale anche in ambito sociale: scuola, sanità, dopolavoro, volontariato, carcere. E’infatti dal 1987 che organizza e conduce laboratori teatrali in tutta Italia, spesso con la collaborazione di enti o istituzioni regionali o comunali secondo i casi. Dal 1990 apre laboratori teatrali indirizzati anche a non professionisti per giovani ed adulti nella provincia di Arezzo, promossi da "Machine de Théâtre" e dai Comuni di Cortona, Foiano della Chiana, Marciano della Chiana, Castiglion Fiorentino, Arezzo (vedi curriculum formazione dell’Associazione M.d.T.)   Nel 1994-'95 è impegnata, sempre in qualità di insegnante di "Tecniche teatrali di base" nei corsi di formazione professionale C.E.E. del Centro Teatrale della Regione Toscana "Atelier della Costa Ovest" (Pisa) dove tiene un laboratorio sul teatro di poesia. Nello stesso periodo, conduce per le scuote medie inferiori corsi extrascolastici a Cortona promossi dal "Circolo Culturale" di Terontola, e a Stia (in Casentino) organizzati dall'Associazione Culturale "Tymele".   Nel 1996 tiene laboratori teatrali ad Arezzo, Cortona, Foligno e Grosseto; presiede ai corsi di aggiornamento per insegnanti di scuole Medie Inferiori nella provincia di Pesaro.   Nel 1997 è impegnata nei Corsi di Formazione Professionale dell'"Atelier della Costa Ovest": "Dalla grammatica alla sintassi delle tecniche di comunicazione teatrale" - corso di aggiornamento per insegnanti delle scuole medie superiori di Piombino (LI) e al corso di formazione professionale "Educare al teatro / Il teatro come educazione al rapporto con il reale"- corso di avviamento alle "Tecniche di comunicazione teatrali" indirizzato agli studenti della scuola media superiore I.T.C. "Einaudi" di Piombino, entrambi finanziati dalla Provincia e dal Provveditorato agli Studi di Livorno.   Sempre nel '97 è docente nei corsi di formazione professionale della Provincia di Livorno, organizzati dall'Atelier della Costa Ovest, presso il "Teatro dei Concordi" di Campiglia: "Artisti di scena".   Dal 1996 al 2003 ha collaborato in qualità di responsabile della formazione teatrale nelle scuole  con l’Associazione Escargot di Grosseto come esperta responsabile per tutti i corsi di formazione professionale (aggiornamenti per insegnanti e laboratori nelle scuole) promossi dalla provincia di Grosseto e organizzati dall’Ass.Escargot, che si sono svolti negli anni in collaborazione con il Provveditorato agli Studi e l’Istituto Magistrale Rosmini di Grosseto. incaricato per il Teatro nella Scuola.   Dal 1997 al 2002 continua ad essere stabilmente impegnata nei corsi di formazione teatrale anche presso l’Istituto superiore L, Einaudi di Piombino e per la realizzazione del progetto regionale “Socrate”presso la Scuola Elementare “U.Morra di Cortona . Nel 2001,sempre a Cortona (AR) cura presso la sede di M.d.T: “il Capannone”, un corso di approfondimento delle discipline attoriali e sulla narrazione nelle tradizioni orali del mediterraneo tenuto da Luca Ronconi , Mauro Avogadro, Bruno De Franceschi e Flavia Marini, rivolto alle Accademie italiane di teatro (Roma-Milano-Torino) e Spagna, Francia, Romania, Palestina Comincia la sua esperienza nel sociale (aree del disagio)in qualità di OPERATORE CULTURALE con un laboratorio teatrale presso il centro residenziale per il disagio mentale “il Ferretto” di Cortona nel 2001. Nel 2002-03 collabora con l’Associazione l’Accoglienza di Castiglion Fiorentino e la A.S.L. 8 Valdichiana di Cortona (Ar), realizzando il progetto per la Regione Toscana: “L’Abile Disagio” un progetto di recupero, reinserimento e prevenzione attraverso i linguaggi del teatro per le aree del disagio,  rivolto in particolare a persone con disagio psichico. Nell’anno 2004 collabora con Medici Senza Frontiere con cui va in scena con “Eccidi paralleli” uno spettacolo sull’eccidio del Randa in tournè nel centro-nord Italia organizzata da “Machine de Theatre” a sostegno dell’attività di MSF Italia. Dal 2004 è collaboratrice del C.S.V. LAVOPS di Sondrio con cui realizza un progetto rivolto ai giovani di educazione alla pace e al volontariato attraverso i linguaggi del teatro. Nel 2006 collabora come formatore con l’Associazione Koinè di Arezzo tenendo un corso di formazione per volontari per la terza età. Nel 2002 e collabora con l’Associazione Mario Cuminetti di Milano relizzando laboratori e letture nel/per il carcere San Vittore di Milano e nel 2006 partecipa alla triennale di Milano dedicata interamente al carcere. Nello stesso anno collabora con l’Ass. “bambini senza sbarre” di Lodi con la lettura “lasciatemi uscire almeno con le parole” un percorso drammaturgica a cura di Mira Andriolo nella scrittura in carcere. Nel 2006 collabora con il C.S.V. di Cuneo e l’Ufficio Pace della città di Alba tenendo laboratori di “lettura creativa” nelle scuole. Nell’anno 2006/07 prosegue la collaborazione con il C.S.V. LAVOPS di Sondrio per il progetto giovani, pace e volontariato, inizia una nuova attività teatrale nel carcere di Sondrio, e sempre a Sondrio tiene un corso di comicoterapia. Tiene un laboratorio sul mito di “Cadmo e Armonia” presso il secondo circolo di Alba Un corso di aggiornamento per insegnanti alla scuola media Berrettini-Pancrazi di Cortona E un laboratorio su “Gli Uccelli” di Aristofane presso il Liceo Classico Luca Signorelli di Cortona. Partecipa al progetto regionale toscano dedicato alle biblioteche, con un laboratorio di lettura creativa per le biblioteche del Valdarno, tenutosi presso la biblioteca di Montevarchi.

Piero Racca

Piero Racca nato a S. Vittoria d'Alba, ha conseguito dopo gli studi teologici la laurea in Filosofia presso l'Università di Torino.  Ha operato come formatore nel Seminario di Alba (fino  al 1991), come  docente di  Lettere e Filosofia  e Preside presso il Liceo San Paolo Paritario e poi  come docente presso il Liceo Scientifico L. Cocito di Alba. Dal 1994 è Docente di Filosofia contemporanea presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Fossano affiliato alla Facoltà teologica dell'Italia settentrionale. Dal 1991 è stato Assistente scout Alba 9 e l'anno seguente Referente diocesano di tutti  i Gruppi Agesci della Diocesi, collaborando alla nascita di due nuovi Gruppi. Sempre dal 1994 è Direttore dell'Ufficio Pastorale della cultura della diocesi di Alba. Recentemente  è  nominato Vicario Episcopale per la Formazione dei Presbiteri e dei Laici e per il Cammino sinodale, lasciando l'Incarico di assistente Agesci. E' stato parroco in due frazioni di Alba; poi in questi ultimi anni è Parroco  a Diano d'Alba e Benevello d'Alba.

Silvana Molina

Nata a Torino il 27.10.1950. Diploma magistrale presso L’Istituto Maria Ausiliatrice nel 1968. Diploma di collaboratore Psicologo, con la specializzazione di consigliere scolastico per l’ orientamento, conseguito nel 1980 presso il Centro Salesiano di Orientamento di Torino. Laureata in Pedagogia presso l’Università di Torino nel 1978. Dal 1969 insegnante elementare a Torino, poi dal 1978 ad Alba. Dal 1981 dirigente scolastico prima a Govone e in seguito presso il II Circolo didattico di Alba. Dal novembre 1978 ad Alba, cofondatrice della Comunità IL CAMPO. Ideatrice e responsabile della Scuola-laboratorio nella Parrocchia del Duomo di Alba a partire dal 1984. Diploma in Scienze religiose presso l’Istituto di Scienze religiose di Fossano nel 2001. Diploma di formatore in Educazione sessuale presso il Centro clinico Crocetta di Torino conseguito nel 2005. Organizzatrice, con l’associazione IL CAMPO, di eventi culturali e di seminari ad Alba e a St. Jacques dal 1980 ad oggi. Promotrice de Il Campo educativo presso la scuola Rodari . Eletta consigliere comunale ad alba nelle elezioni del 2014.

Suor Marzia Ceschia

Formazione Laurea in Lettere Classiche (tesi in storia della filosofia antica) presso l’Università degli Studi di Trieste (2001), 110/110 con lode (relatrice prof. Linda Maria Napolitano Valditara) Scuola di Specializzazione per l'Insegnamento nella Scuola Secondaria (biennio) presso l’Università degli Studi di Udine (2006) Abilitazioni conseguite per l’insegnamento di italiano, storia, geografia, greco, latino Baccalaureato in Sacra Teologia presso l’Istituto Teologico di Assisi (2011)  summa cum laude (relatore prof. Guglielmo Spirito ofmconv) Licenza in Teologia Spirituale presso la Facoltà Teologica del Triveneto-Padova (2013)  summa cum laude (relatore prof. Luciano Bertazzo ofmconv) Dottorato in Sacra Teologia conseguito presso la Facoltà Teologica del Triveneto-Padova (2016)  summa cum laude (relatore prof. Luciano Bertazzo ofmconv)   Attività didattiche in ambito teologico Anno Accademico 2013/14 Docente del corso extra-curriculare di Greco biblico presso l’Istituto di Scienze religiose "mons. Alfredo Battisti" (Udine) Anno Accademico 2014/15 Docente del Seminario teologico interdisciplinare Percorsi novecenteschi di spiritualità: una prospettiva femminile presso l’Istituto di Scienze religiose "mons. Alfredo Battisti"-Udine Collaborazione come docente al corso Temi di spiritualità francescana presso la Licenza in Teologia Spirituale della Facoltà Teologica del Triveneto-Padova (per la seconda parte del corso, con alcune lezioni sulla spiritualità clariana) Anno Accademico 2015/16 Docente del Seminario teologico interdisciplinare Percorsi novecenteschi di spiritualità: una prospettiva femminile presso l’Istituto di Scienze religiose "mons. Alfredo Battisti"-Udine Anno Accademico 2016/17 Docente dei corsi Antropologia e Grazia e Latino (livello base) presso l’Istituto di Scienze religiose "mons. Alfredo Battisti"-Udine Docente del corso di Latino (Livello base) presso il Seminario Interdiocesano di Castellerio (Udine) Docente del corso Temi di spiritualità francescana presso la Licenza in Teologia Spirituale della Facoltà Teologica del Triveneto-Padova Anno Accademico 2017/18 Docente del corso Maria di Campello. Figura nuova nella Chiesa presso la Scuola di Spiritualità – ITSAD Padova   Anno Accademico 2018/19 Docente del corso Francesco e Chiara presso la Scuola di Spiritualità – ITSAD Padova Docente del corso opzionale Voci mistiche femminili del Novecento presso il Ciclo Istituzionale della Facoltà Teologica del Triveneto sede di Padova Docente del corso Tra esperienza e comunicazione. Ermeneutica del testo ed esperienza spirituale cristiana, presso la Licenza in Teologia Spirituale della Facoltà Teologica del Triveneto-Padova   Docente del corso Teologia degli stati di vita, presso Studio Teologico Interprovinciale Laurentianum, affiliato alla Pontificia Università Antonianum, Venezia   Anno Accademico 2019/2020 Docente del corso Sorelle nella fede. Per una spiritualità al femminile, presso la Scuola di Spiritualità-Istituto teologico S. Antonio Dottore, Padova Docente del corso La poesia religiosa, presso la Scuola di Spiritualità-Istituto Teologico S. Antonio Dottore, Padova Docente del corso Storia della Chiesa I, presso la Scuola di Formazione Teologica-Istituto Teologico S. Antonio Dottore, Padova Docente del corso Sorelle per il dialogo. Esperienze spirituali di “frontiera”: sr m. Gabriella Sagheddu (1914-1939), sorella Maria di Campello (1872-1961), piccola sorella Magdeleine di Gesù (1898-1989), Annalena Tonelli (1943-2003), presso la Licenza in Teologia Spirituale della Facoltà Teologica del Triveneto-Padova   Anno Accademico 2020/2021 Primo semestre Docente del corso A confronto con le virtù. La prospettiva di Carlo Maria Martini, presso la Scuola di Spiritualità-Istituto teologico S. Antonio Dottore, Padova Docente – in collaborazione con il prof. Antonio Bertazzo ofmconv – presso il Laboratorio Seminario della Licenza in Teologia Spirituale presso la Facoltà Teologica del Triveneto, Maturità umana e maturità spirituale Docente del corso Ermeneutica del testo ed esperienza spirituale cristiana presso la Licenza in Teologia Spirituale presso la Facoltà Teologica del Triveneto Secondo semestre Docente del corso Teologia spirituale presso Studio Teologico Interprovinciale Laurentianum, affiliato alla Pontificia Università Antonianum, Venezi Attività formative
  • Collaborazione alla formazione nell’ambito dell’OFS del Friuli Venezia Giulia, con periodici incontri formativi dal 2011 al 2107
  • Predicazione di giornate di ritiro e corsi di esercizi spirituali
  • Conferenze in particolare su tematiche di spiritualità francescana. Alcune esperienze significative:
*Giuseppe uomo giusto nella fede: relazione tenuta per le religiose francescane del Mo.Fra del Lazio, Pontificia Università Antonianum, 15 dicembre 2012   *Nella vera fede e nella penitenza (Rnb XXIII,7): sapienza e misericordia di un’esistenza minore: relazione tenuta nell’ambito delle Settimane formative della Provincia italiana di sant'Antonio di Padova - Frati Minori Conventuali, Camposampiero (PD) 14-21-28 gennaio 2014   *Affrontare il cambiamento e generare cambiamento. In ascolto di Francesco e di Chiara: relazione tenuta al Capitolo delle Stuoie del MoFraNE, Verona 18 ottobre 2014 *Sessualità e affettività nella vita di Francesco e Chiara d’Assisi: relazione tenuta nell’ambito del biennio di formazione “Essere accompagnatore e guida spirituale”, Camposampiero (PD), 15 aprile 2015   *La Regola e Vita dei Fratelli e Sorelle del Terzo Ordine Regolare di S. Francesco. Per una Vita consacrata Fedele: relazione tenuta per le religiose francescane del Mo.Fra del Lazio, Pontificia Università Antonianum 7 marzo 2015   *Con «la vera carne della nostra umanità e fragilità» (2Lf 4). L’itinerario dei sensi spirituali nella prospettiva francescana: relazione tenuta nell’ambito del Corso estivo “Credere con passione” promosso dalla Scuola di Formazione Teologica e dalla Scuola di Spiritualità dell’Istituto S. Antonio Dottore di Padova, Camposampiero (PD) 26 giugno 2015   *Giornata di studio sulla spiritualità di Angela da Foligno, La triplice compagnia di Cristo: povertà, disprezzo, dolore. Relazione: “Et secundum trasformationem amoris ita trasformamur in dolorem” (instr.12,3)”. Pedagogia e scienza della passione in Angela da Foligno; Convento San Francesco – Santuario Santa Angela, Foligno 14 novembre 2015 *Festival Biblico di Vicenza 2017: relazione dal titolo Sorella Maria la Minore: pellegrina verso l’Assoluto, 27 maggio 2017 *Relatrice al seminario di studio, Tra interiorità e intimità. Percorsi spirituali, nell’ambito della collaborazione FTTr-Specializzazione Teologia spirituale Padova e FTIS-Centro Studi Spiritualità Milano: relazione Tra intimità e interiorità: l’esemplarità di alcuni percorsi spirituali, 15 giugno 2018 *Relatrice al Convegno Angela e Bonaventura. Dalla Teologia spirituale all’esperienza di Dio, Foligno 16-17 novembre 2018. Relazione: Il Liber: Itinerarium e itineraria, gradus e passus, Foligno 16 novembre 2018   *Relatrice alla giornata commemorativa in onore di Don Michele Do, S. Jacques d’Ayas 25 aprile 2019. Relazione: Sorella Maria: la consuetudine…alla relazione       Pubblicazioni 2011 Guglielmo Spirito-Marzia Ceschia, Giuseppe di Nazareth. Una prospettiva francescana tra XIII e XV secolo, in «Miscellanea Francescana» I-II (2011), 163-186 Marzia Ceschia, L'esegesi cristocentrica di Roberto Grossatesta. Osservazioni sulla Particula Prima dell'Hexaemeron, in «Collectanea franciscana» 81/3-4 (2011), 429-449   2012 Marzia Ceschia, La cassa di risonanza di Cristo, in  «Messaggero cappuccino» 4 (2102), 9-11 Marzia Ceschia, Tra senso e sensibilità. Spunti per una lettura in chiave estetica del Memoriale di Angela da Foligno, in «Il Santo», LII (2012), 179-201   2013 Marzia Ceschia, La sapienza dello sguardo. La «visio» profetica di Ildegarda di Bingen, in «Studia Patavina» 60 (2013), 385-400   2014 Marzia Ceschia ( a cura di ), Angela da Foligno. La croce e l’amore. Testi scelti e presentati da Marzia Ceschia, Edizioni Messaggero, Padova 2014. Ha collaborato con due note all’opera Bibbia francescana, a cura di Fabio Scarsato, Edizioni Messaggero, Padova 2014 2015 Marzia Ceschia, I «sensi» della fede. Una teologia del corpo in Angela da Foligno: donna, mistica, francescana, «Il Santo», LV (2015), 123-161   2016 Marzia Ceschia, Con «la vera carne della nostra umanità e fragilità» (2Lf 4). L’itinerario dei sensi spirituali nella prospettiva francescana, «Credere oggi» 214 (lug/ago 2016), 137-154 Marzia Ceschia, Pedagogia e scienza della passione in Angela da Foligno,  in F. Autieri – M. Vedova (ed.), La triplice compagnia di Cristo: povertà, disprezzo, dolore nelle Instructiones di Angela da Foligno. Atti della giornata culturale angelana, Foligno 14  novembre 2015, Casa editrice Miscellanea Francescana, Roma 2016, 93-108     2017 Marzia Ceschia, Sorella Maria di Campello, la Minore: eremita, cattolica, francescana. La via al Sacrum facere, Edizioni Messaggero, Padova 2017 Marzia Ceschia, «Francesco d’Assisi: attualità di un’esperienza spirituale» in Credere oggi 219 (maggio-giugno 2017), 53-67 Marzia Ceschia, Nota di Lettura «Santa Battista da Varano, Istruzioni al discepolo», in Il Santo, LVII (2017), 467-473   2018 Marzia Ceschia, «Istruzioni per diventare figli e discepoli. Orientamenti di due madri spirituali francescane: Angela da Foligno e Camilla Battista da Varano», in Il Santo, LVIII (2018), 363-389 Marzia Ceschia, «Sentieri per cercatori. Sorella Maria di Campello e don Michele Do: suggestioni cristiane a due voci», in Studia patavina LXV (settembre-dicembre 2018), 483-49 2019 Marzia Ceschia, «Tra interiorità e intimità: esemplarità di alcuni percorsi spirituali. Simone Weil, Etty Hillesum, Edith Stein», in Studia patavina LXVI (gennaio-aprile 2019), 49-64 Marzia Ceschia, «Marian Devotion in Saint Angela of Foligno (1248–1309), Tertiary and Franciscan Mystic», in Medieval Franciscan Approaches to the Virgin Mary. Mater Misericordiae Sanctissima et Dolorosa, Brill, Leiden Boston 2019, 150-173   Marzia Ceschia, «Battista Camilla da Varano. Trattato della purità del cuoreNota di lettura», in Il Santo, LIX (2019), 523-533     2020 Marzia Ceschia (a cura di), Maria di Campello. In sconfinata compagnia. Testi scelti e presentati da M. Ceschia, Edizioni Messaggero, Padova 2020 Marzia Ceschia, «Francesco. Canto di una creatura, la Lauda francescana di Alda Merini. Sfumature di un ritratto», in Il Santo, LX (2020), 195-217 Marzia Ceschia, «Il bene… alle radici. Qualche suggestione da Simone Weil  per pensare il presente», in Mysterion 13 (2020/1), 65-78 Marzia Ceschia, «Il Liber: Itinerarium e itineraria, gradus e passus», in Angela e Bonaventura. Dalla teologia spirituale alla esperienza di Dio, a cura di Alessandra Bartolomei Romagnoli e Massimo Vedova, Fondazione Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo, Spoleto 2020, 19-34 Rubrica settimanale sul sito dell’Istituto Teologico dei Frati di Padova Ecco il link: https://itsad.it/in-bacheca/